Sensazioni amare che svanivano man mano che mi avvicinavo al punto di fine e cancellarle, strapparle era un po’ come volerle cancellare dai ricordi.
Magari fosse così semplice,
ma quanto meno era un modo figurativo di farlo.
La luna... una splendida luna piena che si riflette sul mare... mi osserva e accarezza questi nuovi pensieri nel silenzio della notte.
Il ticchettio delle dita delle mani, che battono sulla tastiera, mi sembra quasi una melodia... perfetta per il ritmo che seguono le mie riflessioni, seppur in parte assopite dalla stanchezza. Ma non sempre è un male. Anzi... a volte questa (la stanchezza) permette di rallentare l’andatura e di osservare più attentamente cose che in un caos dinamico sarebbero senz’altro sfuggite.
E mi accorgo che a volte si dà un calcio alla vita, pensando che tutto sia dovuto e poi...improvvisamente, ecco che la “vita” dà un calcio a noi chiedendo che il debito verso di lei venga pagato.
E mi accorgo che a volte la solitudine è amica, ma altre volte è la peggior nemica che esista e che quando dall’altro capo del telefono non c’è nessuno... fa male dentro.
E mi accorgo che a volte alla gente non importa conoscere realmente come stai e allora puoi fingere e mentire senza che nessuno se ne accorga e senza neppure sentirsi in colpa...
E mi accorgo che potrei continuare a lungo,
ma racchiudo la parola “fine” in un punto e vado a capo.
*§* Blumoon *§*
[Nell’attesa di abbandonarmi ad un sonno profondo...]
Fabio Intiso - brano: "sonno profondo"